la patologia della cuffia dei rotatori
La patologia della cuffia dei rotatori ed il conflitto sub acromiale sono riconosciute come le due cause più frequenti di dolore alla spalla. Le cause possono essere molteplici ed includono la combinazione della compressione estrinseca della cuffia dei rotatori, la degenerazione intrinseca spesso su una base di meiopragia (debolezza costituzionale), l’instabilità dell’articolazione della spalla e i danni microtraumatici e macrotraumatici della stessa.
I tendini che costituiscono la cuffia dei rotatori sono 4,il t.sopraspinato, il t. sottospinato, il t. sottoscapolare ed il piccolo rotondo e svolgono una funzione essenziale per l’articolazione gleno-omerale in quanto forniscono un effetto stabilizzante contro la lussazione e la sublussazione della spalla, spingono e mantengono centrata la testa omerale contro la glenoide, creando un fulcro importante per il deltoide quando esso fa alzare il braccio. Inoltre questi tendini forniscono il 90% della forza richiesta per il movimento di rotazione esterna della testa omerale nella glenoide, fondamentale per poter eseguire il movimento con il braccio sopra il livello della testa.
Il sintomo fondamentale della patologia della cuffia dei rotatori è rappresentato dal dolore alla spalla ed al braccio, sia mentre si cerca di compiere movimenti sopra la testa in abduzione ed elevazione, sia mentre il braccio viene mantenuto a riposo, patognomonico. Infatti è il dolore notturno che impedisce il riposo, è presente debolezza del braccio e facile stanchezza dello stesso. Difficoltosi e, nei casi molto avanzati, impossibili alcuni movimenti semplici come l’asciugarsi i capelli con il phon, il riporre oggetti su pensili alti, il sistemarsi la camicia nei pantaloni dietro la schiena.
Diagnosi e cure
La diagnosi di questa patologia si basa sulla visita accurata del paziente dove si effettuerà una dettagliata anamnesi ed un attento e scrupoloso esame obiettivo.
Gli esami strumentali che confermano la diagnosi e consentono di orientare l’ortopedico verso le metodiche terapeutiche più indicate sono l’esame rxgrafico della spalla, e la risonanza magnetica della stessa.
Nei casi in cui ci si trova di fronte ad una patologia di natura degenerativa ed infiammatoria la terapia si avvale di cure mediche, di terapia infiltrativa periarticolare e di cure fisioterapiche.
Nei casi più avanzati dove si ravvisa una lesione completa di uno dei tendini costituenti la cuffia il trattamento più indicato è senz’altro quello chirurgico seguito da un completo ed importante recupero riabilitativo fisioterapico.
Dr. Michele Biancorosso
chirurgo ortopedico
specialista traumatologo dell’Istituto GIOMI di Reggio Calabria.