Lo sviluppo di un prodotto solare è un progetto affascinante e competitivo. Cosa si chiede ad un prodotto solare? Che protegga, certo. Ma anche che sia resistente all’acqua in modo da non doverlo riapplicare più volte, che la sua texure sia piacevole, confortevole, che si stenda in pochissimi secondi, che non lasci le mani unte, che si possa usare al posto del trattamento skin care abituale, che faccia abbronzare come se nulla avessimo messo sulla pelle e che eviti qualunque tipo di scottatura.
Proprio per questi motivi al giorno d’oggi i solari vengono formulati in forme cosmetiche variegate: soluzioni oleose e acquose, in emulsioni acqua/olio e olio/acqua, in unguenti, gel e spray. Dall’altro canto, devono essere rispettati i parametri e i requisiti fondamentali richiesti dalle leggi per questi prodotti: la sicurezza degli ingredienti ed il grado di efficacia nella protezione dalle scottature.
I filtri UV utilizzati attualmente nel mondo sono più di 50 e suddivisi dal punto di vista chimico-fisico in tre grandi categorie:
- Polveri inorganiche: anche conosciute come filtri fisici, sono molecole che riflettono e respingono le radiazioni ultraviolette. Quelle più utilizzate sono l’ossido di zinco ed il biossido di titanio. Oggi vengono utilizzate nanoparticelle che permettono un’applicazione più piacevole ed eliminano l’effetto ‘’bianco’’ sulla pelle;
- Filtri organici UV: molecole che assorbono le radiazioni UVA o UVB;
- Polveri organiche: sono i prodotti più recenti, costituiti da più gruppi cromofori e usati come polveri microfini in sospensione acquosa. Essi rilasciano gradualmente il filtro solare sulla pelle ed aumentano la stabilità del filtro stesso.
Un altro importante aspetto riguarda le informazioni presenti sull’etichetta della confezione: talvolta è in un linguaggio non comprensibile ai più e questo crea non poche difficoltà a chi voglia conoscere la precisa formulazione di un prodotto solare. Ecco le parole chiave cui prestare attenzione:
- Ampio spettro: garantisce una protezione sia contro i raggi UVA, sia contro gli UVB. I primi sono i responsabili della formazione delle rughe e del fotoinvecchiamento, i secondi invece sono i responsabili delle scottature solari.
- Fattore di protezione solare: anche indicato come SPF, è la misura di quanto a lungo una persona può esporsi al sole prima che i raggi UVB incomincino a bruciare la pelle. Una cute senza filtri inizia ad arrossarsi già in 20 minuti.
- Resistente all’acqua: i termini ‘’resistente all’acqua’’ o ‘’resistente al sudore’’ indicano se i filtri rimangono efficaci dopo un determinato periodo di tempo (testato in 40 o 80 minuti) quando si nuota o quando si suda. A questo proposito sono state stilate le Linee Guida europee per la resistenza all’acqua dei prodotti solari. L’obiettivo è quello di dare indicazioni univoche per determinare la resistenza all’acqua di un prodotto solare paragonando l’SPF prima dell’immersione in acqua (SPF statico) e l’SPF dopo un periodo ben determinato (SPF bagnato). Queste misurazioni devono essere effettuate nello stesso laboratorio e sul medesimo panel di volontari.
- Ingredienti attivi: nei prodotti solari sono costituiti principalmente dai filtri. Molti prodotti solari di ultima generazione contengono una combinazione di filtri fisici e chimici. Tuttavia è sempre crescente l’esigenza di usare il solare come trattamento skin care quotidiano e quindi sono sempre più numerose le formule che si arricchiscono di attivi idratanti, antirughe e antimacchia.
PELLE SENSIBILE
La pelle sensibile è più reattiva rispetto alla norma e quindi più predisposta all’insorgenza di irritazioni causate sia dai cosmetici utilizzati, sia dagli agenti atmosferici sia dalla luce stessa del sole. È meglio pertanto scegliere un solare specifico per pelle sensibile; se sono note allergie, leggere bene l’etichetta degli ingredienti.
Quando ci si espone al sole per prendere la tintarella l’azione dei raggi solari può ulteriormente inaridire una pelle già delicata; ecco perché è fondamentale farsi consigliare i prodotti più appropriati, ipoallergenici, che leniscano l’irritazione dell’epidermide e la proteggano da scottature ed invecchiamento precoce.
BAMBINI IN VACANZA
La pelle dei bambini è molto più sensibile di quella degli adulti, in quanto hanno le difese immunitarie ancora ‘’imperfette’’ e la loro epidermide è molto sottile, pertanto la pelle è più penetrabile dai raggi solari. Sono dunque fondamentali alcune precauzioni speciali da adottare poiché esposizioni solari intense e prolungate durante l’infanzia aumentano il rischio da adulti di sviluppare melanomi ed invecchiamento precoce. Le scottature provocano dolore e possono essere molto pericolose nei lattanti e nei bambini: una brutta scottatura causa disidratazione, febbre, svenimenti, shock, pressione sanguigna pericolosamente bassa e battito cardiaco irregolare.
Tra i gesti più importanti è la scelta di protezioni solari speciali per bambini con fattore di protezione alto. È utile anche controllare poi se nella crema scelta vi siano ingredienti che possano dare allergie o sensibilizzazioni.
I latti solari sono più facili da applicare sulla pelle del bambino, ma bisogna fare attenzione che il fattore di protezione sia alto, che sia resistente all’acqua e che protegga da tutta la gamma dei raggi UV.
Un’ accortezza molto utile sarebbe mettere, il giorno prima di usare un nuovo prodotto, una piccola quantità di solare sulla parte interna del polso del bambino. Se si sviluppa una irritazione o esantema, cambiate prodotto.
PROTEZIONE SOLARE, ATTIVATORI DI MELANINA, AUTOABBRONZANTI: QUALI LE DIFFERENZE?
Le protezioni solari sono prodotti cosmetici che dall’esterno apportano ingredienti attivi in grado di assorbire o riflettere le radiazioni a livello cutaneo, proteggendo la pelle da scottature, melanomi e fotoinvecchiamento precoce.
Gli attivatori di melanina invece sono sostanze deputate allo sviluppo di una maggiore quantità di melanina, prodotta dal nostro organismo per proteggerci dai danni solari. Questo processo viene aumentato tramite una alimentazione specifica e tramite l’utilizzo di integratori, entrambi i fattori devono apportare vitamine ed antiossidanti, tipo beta-carotene e licopene.
Diverso è il discorso dei prodotti che abbronzano anche senza l’esposizione ai raggi solari, conosciuti come autoabbronzanti. Si tratta di prodotti cosmetici che si applicano direttamente sulla pelle sottoforma di creme o spray.
Il loro ingrediente principale è il diidrossiacetone, una molecola che interagisce con la cheratina dello strato corneo della pelle. Questa reazione provoca la formazione di pigmenti scuri che danno l’effetto di abbronzatura. In realtà non è reale, perché rappresenta una pura pigmentazione (colorazione della cute), in cui non viene coinvolta la melanina, dunque non rappresenta neppure un’azione di difesa dai raggi ultravioletti: la pelle non è minimamente protetta.
Per concludere dobbiamo porre attenzione alle etichette, al tipo di prodotto che stiamo acquistando e al suo giusto utilizzo, per proteggerci dagli ‘’effetti indesiderati’’ del sole e goderne solo dei benefici!