La sterilizzazione è un intervento chirurgico che consiste nell’asportazione di una porzione di apparato riproduttivo dell’animale (le gonadi maschili e femminili) allo scopo di interromperne l’attività sessuale e prevenirne le relative gravidanze.
Quali sono le differenze nel maschio e nella femmina?
Nel maschio la sterilizzazione è conosciuta comunemente con il termine di castrazione o di orchiectomia. L’intervento consiste nell’asportazione dei testicoli in modo da eliminare la produzione degli ormoni sessuali maschili (testosterone) inibendo, oltre alla capacità riproduttiva, l’impulso ad accoppiarsi.
L’intervento nel maschio si effettua in anestesia generale, è poco invasivo ed ha una durata relativamente breve. La sterilizzazione nella femmina è decisamente più complessa ed invasiva in quanto trattasi di un intervento chirurgico vero e proprio effettuato anch’esso, come nel maschio, in anestesia totale. In genere si può optare per due metodiche a seconda che vengano o meno asportati solo le ovaie (ovariectomia) o utero ed ovaie (ovarioisterectomia). Negli ultimi anni si è diffusa anche una tecnica laparoscopica (in alternativa alla laparotomica tradizionale).
A quale età si effettua?
L’età giusta per la sterilizzazione nel cane e nel gatto è al completamento dello sviluppo fisico. La sterilizzazione a scopo preventivo deve essere eseguita ovviamente prima che entrino in circolo gli ormoni che andrebbero a stimolare apparati come mammelle e utero.
In linea generale nella gatta la sterilizzazione avviene intorno ai 6-7 mesi di età in quanto lo sviluppo è molto rapido. Nella cagna dovrebbe essere eseguita intorno all’anno di età ma esistono delle differenze tra cane di piccola taglia e taglia medio – grande. Le cagnoline di piccola taglia sviluppano infatti molto precocemente e arrivano a completare il proprio sviluppo anche prima dell’anno di età; quelle di taglia grande sviluppano più lentamente e per un completo sviluppo infatti sono necessari anche 18 mesi. Quindi per quest’ultime razze è necessario posticipare di qualche tempo la data della sterilizzazione.
Per quanto concerne i maschi non esiste una età precisa.
Quali sono i vantaggi della sterilizzazione?
Sia la sterilizzazione che la castrazione rappresentano una scelta responsabile che aiuta a combattere il fenomeno del randagismo evitando anche le eventuali cucciolate indesiderate. La sterilizzazione abbassa la percentuale di incidenza di tumori mammari (se effettuata in giovane età), proteggendo anche contro gravi infezioni a livello uterino (piometra).
Nel maschio vi è una netta riduzione dei tumori testicolari e della marcatura urinaria. Si consiglia, nel caso dei cani maschi, di non utilizzare la castrazione come mezzo di correzione del loro carattere. In tal caso sarebbe più idoneo consultare prima un veterinario comportamentalista o un educatore cinofilo.
Nei gatti la sterilizzazione riduce il rischio di contagio di patologie virali come la FIV (Immunodeficienza felina) e la FELV (Leucemia felina) che si trasmettono attraverso l’accoppiamento o tramite le lotte tra conspecifici per la conquista del partner. Nei cani e nei gatti viene inoltre rallentata la tendenza ad allontanarsi da casa, riducendo il pericolo di incidenti stradali e aggressioni da parte di altri animali. La sterilizzazione aiuta inoltre a migliorare la convivenza con altri animali evitando i disagi collegati al periodo della fertilità.
Leggende metropolitane quali i dubbi?
Ogni giorno noi veterinari ci troviamo di fronte a parecchie domande da parte dei proprietari. Gli animali ingrassano dopo la sterilizzazione? – Cani e gatti cambiano carattere dopo l’intervento? – Cani e gatti soffrono dopo l’intervento? – È vero che prima della sterilizzazione andrebbe fatta fare almeno una cucciolata?
Un dubbio avanzato spesso dei proprietari è quello che la sterilizzazione possa far ingrassare i nostri pet. In realtà l’intervento, da un lato ne influenza direttamente il metabolismo rallentandolo mentre dall’altro, ne modifica lo stile di vita rendendo il nostro amico a 4 zampe più sedentario. Dovremmo quindi non eccedere con le dosi alimentari e i cosiddetti fuori pasto, garantendo una alimentazione sana e fornendo al proprio animale la normale attività fisica.
Per quanto concerne il cambio di carattere la sterilizzazione non ha nessun effetto sul cambiamento del comportamento. Talvolta la castrazione può aiutare cani e gatti a diventare più socievoli e meno competitivi ma è necessario spesso e come precedentemente accennato, dover consultare un comportamentalista prima di effettuare l’intervento chirurgico. Per quanto concerne la “sofferenza” esiste ormai un ottimale controllo farmacologico del dolore post-chirurgico.
Non è inoltre assolutamente vero che prima della sterilizzazione andrebbe fatta fare almeno una cucciolata. La maternità non porta infatti nessun beneficio per la salute di cani e gatti, anzi abbiamo visto come sia proprio la sterilizzazione al contrario a farlo.
La Sterilizzazione come mezzo di lotta al randagismo e all’abbandono
L’aspetto più importante della sterilizzazione è senza dubbio quello di contrastare il randagismo, in quanto rappresenta l’unico modo di arginare la sovrappopolazione. Nonostante l’impegno da parte di veterinari e associazioni di volontari, il numero di randagi resta particolarmente alto, in quanto per ogni animale adottato, molti vengono abbandonati ogni giorno a causa spesso di gravidanze indesiderate. Sterilizzare il proprio amico a quattro zampe può evitare fino a 70.000 nuovi randagi.
Questo è infatti il numero di discendenti che un cane o un gatto può generare in soli sei anni. La sterilizzazione è quindi di fondamentale importanza per combattere abbandono e randagismo. Troppo spesso, infatti, le cucciolate casalinghe finiscono per alimentare seppur indirettamente la schiera di cani e gatti vaganti o ne ostacolano la possibilità di trovare una nuova dimora.