L’acne è un disturbo dermatologico che compare tipicamente nell’età dell’adolescenza, colpendo l’80% dei giovani. Può accadere però che ne soffrano anche persone di età compresa tra i 30 e i 40 anni. È caratterizzata da tipi differenti di lesioni che possono essere infiammatorie (papule o pustole) o non infiammatorie (comedoni chiusi e aperti o punti neri).
Ha eziologia nelle ghiandole sebacee che sfociano nel follicolo pilifero. Queste ghiandole secernono una sostanza oleosa, chiamata sebo, che normalmente viene emessa ed eliminata sulla superficie della pelle, attraverso appunto il canale pilifero.
Alcuni ormoni sessuali influenzano l’attività delle ghiandole sebacee e questa è la ragione per cui, all’inizio della pubertà, esse si ingrossano ed iniziano a produrre più sebo. Avviene inoltre una cheratinizzazione eccessiva del canale pilifero con conseguente difficoltà o impedimento per il sebo di defluire normalmente.
Ecco che in queste condizioni si crea un terreno di coltura ideale per il batterio dell’acne, Propionibacterium acnes, Gram-positivo anaerobio.
IL RUOLO DELL’ALIMENTAZIONE
Il legame tra acne e alimentazione è un argomento molto discusso a livello scientifico. Allo stato attuale delle conoscenze, non ci sono cibi che hanno lo stesso potere comedogenico e acneico per tutti i soggetti.
Si possono evitare cibi ad alto indice glicemico, ricchi di carboidrati (pane bianco) e zuccheri (dolci), grassi saturi (evitare i cibi fast food perché contengono grandi quantità di grassi provenienti dalla cottura dell’olio) e salumi, come anche i fritti.
Questi cibi costringono il pancreas a produrre una quantità elevata di insulina, per regolare la quantità di zuccheri nel sangue; ma l’insulina va anche ad influenzare la produzione di ormoni androgeni, i quali agiscono sulle ghiandole sebacee, stimolandole a produrre più sebo. Da qui la crescita del P. acnes e la comparsa dell’acne.
Bisogna prestare attenzione anche al consumo di latte e formaggi e non abbondare, poiché possono contenere ormoni e fattori di crescita ad azione pro-infiammatoria e pro-acneica.
È utile anche limitare il consumo di alcool in quanto lo zucchero che contiene aumenta la glicemia, con effetto a catena peggiorativo per l’acne.
I cibi permessi sono albicocche, carote, rucola e verdure a foglia scura, peperoni, uova, che contengono molta vitamina A, che regola la produzione di sebo, responsabile dell’occlusione dei pori e quindi dello sviluppo delle acne. Carni bianche e noci sono fonti di zinco, un minerale antibatterico che limita la crescita del P. acnes.
Il selenio è un altro minerale che risulta carente in caso di acne, e protegge dal danno dei radicali liberi. Un consumo di crostacei, frutti di mare, carne e crusca permette di ristabilire la quantità giornaliera richiesta dall’organismo.
Salmone, sardine, fagioli, noci e mandorle contengono acidi grassi omega 3, che, attraverso il controllo della glicemia, riducono l’infiammazione.
Arance, limoni e pomodori contengono molta vitamina C, patate, avocado e spinaci contengono molta vitamina E. Questa vitamine hanno azione antiossidante per la pelle.
Inoltre cereali e yogurt che favoriscono la regolarità intestinale, che influisce positivamente sull’aspetto della cute.
GLI INTEGRATORI ALIMENTARI
Alcune sostanze naturali si sono dimostrate molto utili nel trattamento dell’acne, anche se in alcuni casi potrebbero non essere sufficienti data la complessità di questo disturbo dermatologico.
- La bardana è utile per trattare le infezioni cutanee e depurare l’organismo, dato il contenuto di polifenoli ed acidi grassi essenziali (acido linoleico). La bardana può essere utilizzata sia applicandola sulla pelle, che assumendola per via orale. Non bisogna abusare nelle quantità e va evitata in gravidanza. È molto utile in caso di acne infiammatoria, poiché ha anche un effetto lenitivo e calmante.
- I probiotici sono preziosi per l’equilibrio della flora batterica. Il benessere dell’intestino è collegato strettamente alla salute dell’intero organismo e della pelle. Quindi è consigliato consumare yogurt ed integratori a base di probiotici.
- Il tea tree oil è un olio essenziale ottenuto dalla distillazione delle foglie dell’albero di Melaleuca, tipico dell’Australia. Ha proprietà immunostimolanti ed antibatteriche. Anche questo può essere presente in prodotti cosmetici o in integratori alimentari.
- Il miele di Manuka ha origine da una pianta della Nuova Zelanda ed ha proprietà antibatteriche e cicatrizzanti, utile per l’acne infiammatoria.
- Il lievito di birra ha azione antimicrobica.
- Il bicarbonato di sodio ha proprietà antisettiche, si può mescolare con miele e acqua, formando una maschera di applicare e tenere in posa per almeno 15 minuti, quindi risciacquare.
- L’ Aloe vera ha proprietà lenitive, antinfiammatorie e antimicrobiche, si trova in molto prodotti cosmetici od anche sottoforma di bevande.
I DETERGENTI
Le lesioni acneiche, soprattutto di grado moderato e severo, possono compromettere la vita di relazione. Ecco che è di vitale importanza scegliere i prodotti adatti da applicare tramite una figura professionale, per evitare di peggiorare la situazione.
È importante pulire la cute ogni giorno dalle impurità, utilizzando non un sapone qualsiasi, ma un detergente specifico non aggressivo. Inoltre evitare di eccedere coi lavaggi per non alterare il film idrolipidico che protegge naturalmente la pelle, in quanto questa abitudine provocherebbe rossore, secchezza, irritazione e determinerebbe il cosiddetto ‘’effetto rebound’’ (la pelle eccessivamente sgrassata tende a produrre più sebo, aggravando il problema).
Quindi bisogna utilizzare prodotti che mantengano il giusto equilibrio della pelle, cioè che puliscano, rimuovano il sebo in eccesso e le cellule morte, ma nella giusta misura.
Un buon detergente in caso di acne deve quindi avere le seguenti caratteristiche: essere senza alcool, essere oil-free e senza saponi aggressivi che possono irritare e seccare, facendo perdere elasticità alla pelle.
I detergenti vanno applicati mattina e sera, risciacquando con acqua tiepida e non strofinando con un panno, ma tamponando delicatamente.
LE CREME IDRATANTI
La pelle acneica molto spesso alterna zone grasse ad aree secche e xerotiche. Quindi bisogna preferire creme oil-free, non comedogeniche e senza profumo (o non fragranze ipoallergeniche), anche contenenti gli ingredienti indicati al precedente paragrafo. Va bene anche la presenza di ceramidi e di filtri solari.
LA PROTEZIONE SOLARE
Applicare una protezione solare è importantissimo tutto l’anno, anche in caso di brufoli. È vero che in estate la pelle migliora, ma questo succede perché i raggi UVA hanno un’azione benefica sui brufoli ed antinfiammatoria. Inoltre con l’abbronzatura il colorito della pelle si uniforma e diventano meno evidenti le papule (effetto camouflage). Ma è anche vero che i raggi UVB stimolano le ghiandole sebacee a produrre più sebo. Quindi è opportuno optare per una protezione solare, priva di vaseline, oli minerali e oil-free.
IL MAKE-UP
Sul mercato esistono fondotinta e correttori studiati per pelli acneiche e che non sono comedogenici e sono oil-free. Si possono utilizzare cosmetici minerali a base di silicio, biossido di titanio e ossido di zinco che non irritano la cute e sono privi di olii. I fondotinta specifici sono in polvere da stendere con una spugnetta, o fluidi leggeri che non appesantiscono i pori.
Il trucco va asportato la sera con il detergente specifico del mattino. È opportuno limitare l’uso di salviette struccanti, che con lo sfregamento potrebbero irritare le papule o i comedoni.